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DIPLOMAZIA CULTURALE – REPERTI ARCHEOLOGICI APPARTENENTI AL PATRIMONIO INDISPONIBILE ITALIANO, INDIVIDUATI IN AUSTRALIA

Negli ultimi anni questa Ambasciata d`Italia, attraverso l`ufficio dell’Esperto per la Sicurezza del Dipartimento di Pubblica Sicurezza di Canberra, di concerto con il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e il Ministero della Cultura, ha approfondito i rapporti con i musei di diverse universita` australiane, nell`ottica del reperimento e la possibile restituzione di artefatti che erano stati scavati clandestinamente da aree archeologiche italiane ovvero sottratti a siti e musei per poi essere commercializzati illegalmente all’estero.

Il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale ha messo a disposizione la propria expertise per accertare l`eventuale appartenenza al patrimonio indisponibile italiano di ornamenti, manufatti e reperti catalogati nelle collezioni museali, avvalendosi di uno strumento informatico di ausilio alle indagini di polizia giudiziaria, ovvero la banca dati culturale “Leonardo”, la più grande a livello mondiale nello specifico settore, con 8 milioni di opere d’arte censite, di cui quasi 1,5 milioni rubate.

I Carabinieri hanno inoltre creato l`applicazione SWOADS (Stolen Works of Art Detection System), motore di ricerca che utilizza l’intelligenza artificiale (AI) e sistemi di confronto semantico e di immagini, in grado di effettuare monitoraggi su internet, social media e deep web. Si tratta di una eccellenza nel panorama internazionale, che viene messa a disposizione di tutti i Paesi che vogliano avvalersene per il contrasto al traffico illecito di beni culturali.

Fino ad ora sono stati individuati quattordici reperti in Australia, anche grazie alla collaborazione delle autorita’ australiane. In diversi casi sono state gia` avviate le procedure per la restituzione volontaria. Si tratta di un processo presentato dalla Australian National University come buona pratica internazionale all’UMAC (University Museum Art Conference), organizzato dalla Sydney University lo scorso 28 agosto – 1 settembre, evento al quale hanno partecipato tutti i poli museali delle Universita’ australiane nonche’ ospiti internazionali.