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Diplomazia scientifica

La cooperazione scientifica tra Italia ed Australia è regolata dall’accordo di cooperazione scientifica tecnologica e per l’innovazione siglato tra il governo della Repubblica Italiana e Il governo federale dell’Australia il 22 maggio 2017 e in vigore dal 27 giugno 2021. I protocolli esecutivi per dar effetto a tale accordo sono attualmente in fase di definizione.

Italia e Australia vantano una rete di cooperazione scientifica e tecnologica molto coesa, come testimoniato dal numero di pubblicazioni congiunte, che nel 2021 ha raggiunto il significativo valore di 4.600, pari al 3% delle pubblicazioni Italiane e al 3,7% delle pubblicazioni australiane. Da notare che tale rapporto mostra un incremento significativo e costante nel corso dell’ultimo decennio, indice di una progressiva intensificazione delle collaborazioni (dati elaborati dal database Elsevier/Scopus).

 

Le tematiche su cui la collaborazione è più importante sono Medicina e Fisica&Astronomia, discipline in cui sia l’Australia che l’Italia eccellono a livello mondiale. Se, per naturale affinità, si uniscono il raggruppamento “Biochimica, genetica e biologia molecolare” a Medicina, e il raggruppamento “Scienze delle terra e scienze planetarie” a Fisica, queste due macro aree da sole costituiscono più del 50% delle collaborazioni scientifiche tra i due paesi (dati elaborati dal database Elsevier/Scopus ).

Sono attivi 25 accordi tra università o singoli dipartimenti che coinvolgono 10 atenei Italiani e 16 università Australiane, anche se, come evidenziato dai dati delle pubblicazioni congiunte, le interazioni tra ricercatori coinvolgono la quasi totalità delle istituzioni nei due paesi.

Tra le collaborazioni tra i due paesi sono da evidenziare:

  1. Lo Square Kilometre Array (SKA): l’Italia partecipa con un ruolo di primo piano alla realizzazione del più grande radiotelescopio al mondo, posizionato 800km a Nord di Perth e in SudAfrica. Attraverso l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), L’Italia è una delle prime nazioni ad aver aderito al progetto SKA, essendone stata coinvolta sin dai primi giorni ed è uno dei Paesi fondatori dell’Osservatorio SKA.
  2. Lo spazio: L’agenzia spaziale Italiana (ASI) e l’agenzia spaziale Australiana (ASA) hanno firmato un Memorandum of Understanding nel 2019, a valle del quale sono state attivate numerose collaborazioni, tra cui il sostegno congiunto al progetto SpIRIT guidato dall’Università di Melbourne in collaborazione con INAF.
  3. La Materia oscura: L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) ha una stretta collaborazione con diverse università australiane nel progetto SABRE, dedicato alla rivelazione diretta della materia oscura. Il progetto ruota attorno alla cooperazione Italo-Australiana con due esperimenti a grandezza naturale, uno nell’emisfero settentrionale ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso, in Italia, e uno nell’emisfero meridionale all’interno della miniera d’oro dismessa di Stawell in Australia, convertita in un laboratorio sotterraneo.

La comunità dei ricercatori Italiani in Australia è molto nutrita, si stimano superiori al migliaio i ricercatori di nazionalità Italiana operanti a tutti i livelli presso istituzioni australiane, ed è in costante crescita.

L’Associazione dei Ricercatori Italiani in Australasia (ARIA), che raccoglie non solo gli studiosi presenti in Australia ma si estende a Nuova Zelanda e alle isole del pacifico, nata nel 2014 ad Adelaide, è attiva su tutto il territorio e, dopo l’inattività forzata dovuta alla fase pandemica, è attualmente in forte crescita rispecchiando la tendenza positiva di tutte le attività di collaborazione e scambio culturale tra Italia e Australia.

 

IL SISTEMA AUSTRALIANO PER LA RICERCA E L’INNOVAZIONE

La attività scientifiche e tecnologiche australiane sono curate, a livello federale, da tre dipartimenti

Il Department of Industry, Innovation and Science, si occupa primariamente di Scienza e di trasferimento tecnologico

Il Department of Climate Change, Energy, the Environment and Water si occupa delle tematiche di ricerca legate a energia clima e ambiente.

Il Department of Education si occupa della formazione universitaria, della ricerca universitaria e del relativo trasferimento tecnologico

Inoltre, il governo federale, si avvale della consulenza di un apposito team guidato dalll’Australian Chief Scientist. Tra suoi compiti c’è quello di Ambasciatore della Scienza Australiana e rappresenta il raccordo principale tra l’Australia e il resto del mondo per quanto riguarda la scienza e la tecnologia.

Le principali Agenzie ed Enti di Ricerca governativi sono:

  • Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (CSIRO)
  • Australian Nuclear Science and Technology Organisation (ANSTO)
  • Australian Research Council (ARC)
  • Australian Institute of Marine Science (AIMS)
  • Geoscience Australia (GA)
  • Australian Astronomical Observatory (AAO)
  • National Health and Medical Research Council (NHMRC)
  • Australian Academy of Science (AAS)
  • Australian Space Agency (ASA)
  • Board of metrology (BoM)

In Australia operano 40 università nazionali e due internazionali; il Group of Eight (Go8) riunisce le otto principali università australiane che contribuiscono a più del 50% della produzione scientifica nazionale, e laureano oltre metà dei medici e dentisti, oltre metà dei laureati in materie scientifiche e quasi la metà dei PhD Australiani.

La road map australiana per le infrastrutture, pubblicata nell’aprile 2021, ha definito le tematiche prioritarie per il quinquennio 2021-2026 come segue:

  • Indigenous knowledges
  • Next generation omics – integrated genomics, phenomics, transcriptomics, proteomics and metabolomics
  • Quantum technology
  • Synthetic biology – includendo includere lo sviluppo di vaccini a mRNA, l’ingegnerizzazione di virus per colpire batteri resistenti agli antibiotici e lo sviluppo di organismi unici per bonifica ambientale.
  • Advanced climate modelling
  • Earth observation from space
  • Materials science and advanced manufacturing
  • Renewable energy systems

La stessa Roadmap ha individuato le seguenti infrastrutture interazionale prioritarie su cui investire nel contesto internazionale:

  • Square Kilometre Array
  • European Molecular Biology Laboratory
  • Global Ocean Observing System
  • Giant Magellan Telescope
  • International Ocean Discovery Program
  • International Mouse Phenotyping Consortium
  • Global Bioimaging
  • Research Data Alliance