Mercoledì 25 Ottobre, presso la Residenza Italiana a Canberra, ha avuto luogo la 29esima edizione del Science Diplomatic Club, un evento che riunisce rappresentanti del corpo diplomatico accreditato a Canberra e delle istituzioni australiane interessati allo sviluppo di politiche e collaborazioni scientifiche internazionali.
La serata e’ stata dedicata alle grandi infrastrutture internazionali per l’astronomia, ambito in cui l’Italia gioca de sempre un ruolo primario ed è promotrice di rilevanti progetti quali il più grande radiotelescopio al mondo, lo SKA, con sede in Australia e Sudafrica, e l’ Einstein Telescope, per cui l’Italia ha avanzato la candidatura del sito di Sos Enattos, in Sardegna, presentata alla Australian National University lo scorso 6 giugno.
La professoressa veronese Orsola de Marco, direttrice del Centro di Astronomia astrofisica e astrofotonica della università di Macquarie a Sydney, ha illustrato ad un pubblico altamente qualificato 60 anni di scoperte astronomiche rese possibili da tali infrastrutture, ed in particolare lo European Southern Observatory che ospita, in Cile, il più grande telescopio ottico del mondo. l’Italia è uno dei 16 membri permanenti, mentre l’adesione dell’Australia dovrà essere negoziata nei prossimi anni.
L’ambasciatore Paolo Crudele, nel suo intervento introduttivo, ha espresso viva soddisfazione per “la consolidata cooperazione bilaterale tra Italia e Australia in campo scientifico, come testimoniato dalla rete di professionisti e ricercatori italiani operanti in Australia” di cui molti presenti all’evento.
“E’ stato gratificante vedere l’interesse con cui rappresentanti di enti governativi e istituzioni scientifiche australiane hanno discusso con la rete diplomatica al di sopra degli interessi nazionali, uniti dall’entusiasmo per l’avanzamento delle conoscenze fondamentali del nostro universo” ha commentato l’addetto Scientifico Marco Lazzarino.